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Torta melannurca e melagrana

Un rinomato detto recita che una mela al giorno toglie il medico di torno. Ma volendo fare prevenzione mangiandone qualcuna in più per mantenere la media per tutti i giorni dell’anno, allora esageriamo con la torta della salute che ci consiglia il laborosio Lello. Un concentrato di benessere e vitalità con ingredienti di pregio e bontà patrimonio delle nostre eccellenze agroalimentari: mela annurca e melagrana.

Col mese di ottobre nei campi del nostro territorio si celebra la parata del colore rosso. La sanguigna colorazione permea il paesaggio rurale con alberi di mele e melograno, con melai a cielo aperto per l’arrossamento delle annurche e colorati vigneti di foglie pigmentate coi caldi colori autannali, con rossi pomodori che incorniciano avvizzite piantine e fermentate vinacce rilasciate dalle prime vendemmie stagionali.

La mela annurca è un piccolo e gustoso scrigno di proprietà nutritive, ricca di vitamine, minerali e fibre. Questa speciale varietà di mela, riconosciuta come la regina delle mele, è oggetto di studi universitari in quanto regola i livelli di colesterolo nel sangue e contrasta la caduta dei capelli, ma non solo. Tutte queste qualità lo rendono un cibo particolarmente indicato per anziani e bambini. Non a caso, la mela annurca è spesso il primo alimento che viene somministrato ai neonati dopo lo svezzamento, soprattutto in Campania. Ha un particolare ed unico processo di maturazione: raccolta ancora acerba viene distesa su letti di paglia ad arrossire col riverbero caldo dell’ultimo sole autunnale.  Si mettono a “dormire” quando sono ancora striate e si consumano quando sono diventate di colore rosso cremisi.
La mela annurca è molto usata in gastronomia, particolarmente in pasticceria. Con la farinosità della pasta e la dolcezza che la caratterizza si amalga molto bene all’interno dell’impasto.

La melagrana, un frutto molto particolare, è un autentico concentrato di proprietà benefiche. Frutto della pianta Punica granatum (famiglia Punicaceae), la melagrana è originaria del sud-ovest asiatico, ma la pianta è ampiamente coltivata nelle aree mediterranee. Col termine melograno si fa spesso riferimento sia alla pianta che al frutto, ma è bene precisare che melograno si riferisce specificatamente alla pianta, mentre il frutto è definito frutto del melograno o melagrana. Tipicamente di colore rosso vivo, acceso e brillante,  ricorda la forma di una mela, mentre internamente è caratterizzata dalla presenza di numerosissimi semini (arilli), anch’essi di colore rosso brillante, teneri, succulenti e dal sapore tipicamente acidulo, avvolti da una polpa gialla. Non a caso il termine melograno deriva dal latino malum (mela) e granatum (con semi), quindi mela con semi. Il frutto del melograno ha qualità antiossidanti, essendo ricco di vitamina C e di numerosi fenoli.  E’ ricco di vitamina K ed ha abbondanza di acido punico (dal nome scientifico del melograno: Punica granatum), particolarmente efficace come inibitore del cancro al seno. Le proprietà attribuite a questo frutto sono: antiossidante, antitumorale, anticoagulante, antidiarroico, astringente, gastroprotettivo, idratante, antimicrobico, antimicotico, antibatterico, vermifugo, vasoprotettore.

Il nostro rinomato chef amatoriale, fine culture delle tipicità e tradizioni locali, sedotto dal rosso purpureo che da sempre simboleggia l’amore, la vitalità e la passione, ispirato dal colore rosso della buccia dell’annurca e dai corallini rubino del melograno maturo e carico di sole, propone al nostro palato questa prelibatezza dal sapore unico ineguaglibile e dal gusto raffinato.

Torta di mele annurche e melagrana

Ingredienti: 4 mele annurche, 3 melagrana,  250g di farina, 3 uova, 120ml di olio di semi, 80g zucchero di canna, 1 cucchiaio di miele, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bustina di vanillina, scorza e succo di un limone, mandorle in lamelle q.b., cannella q.b., zucchero a velo ed un pizzico di sale.

Procedimento
Sgranare le melegrane, mettere da parte i chicchi di una che serviranno per la decorazione dagli altri estrarre circa 150ml di succo. 
Sbucciare 3 delle 4 mele, tagliarle a cubetti da macerare, insieme alla scorza e al succo di un limone, la cannella e lo zucchero di canna.  In questo modo le mele macerando non si anneriscono e i succhi che rilasciano aiutano a sciogliere lo zucchero di canna che è tipicamente in grani più grandi rispetto al classico zucchero bianco.
A questo punto unire tutte le polveri: farina, lievito, vanillina, cannella e sale e mescolate così da fargli incorporare aria.
In un recipiente a parte unite, invece, l’olio di semi, le uova, il cucchiaio di miele e emulsionate per una decina di minuti.
Incorporare l’emulsione alle polveri poco alla volta, poi aggiungere le mele con il succo di macerazione ed infine il succo di melograno.
Con una spatola lavorare l’impasto dall’alto verso il basso per far incorporare aria, questo aiuterà a far lievitare bene la torta e a renderla soffice. 
Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera e versarvi il composto. Tagliare a fettine la mela rimasta e guarnire creando una corona sulla circonferenza esterna e un fiore centrale. 
Riscaldare il forno e infornare a 150° per 20 minuti. Fare raffreddare e sfornare.
Decorare con chicci di melagrana e spolverare con zucchero a velo.   Servire la fetta di torta con liquore alla mela annurca o al melograno. 
Io l’ho gustata e tu ? …. Buon appetito….

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