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Progetto di rilancio della Mela Limoncella

Il GAL MERIDAUNIA ha approntato un progetto di rilancio della mela limoncella.

Di antica coltivazione, di origine sicuramente italiana, questa mela veniva coltivata diffusamente nell’Italia centro Meridionale ed in alcune regioni è ancora presente (Campania, Abruzzo). Si era diffusa anche in Umbria per la sua buona capacità di conservazione. L’albero è mediamente vigoroso, è a chioma espansa; fiorisce tardi e quindi adatto alle zone con gelate tardive. Mediamente rustico, si adatta bene nei terreni poco fertili. Il frutto è medio piccolo, di forma cilindrico-conica allungata; la buccia è gialla, con lenticelle rugginose rade e emerse. La cavità peduncolare è profonda e stretta, la cavità calicina è poco profonda, aperta e pieghettata. La polpa è bianca, acidula, croccante e molto profumata. Viene raccolta in ottobre e si conserva in fruttaio per essere consumata da novembre a febbraio- marzo. Diffusa in molte zone del centro e del sud Italia era pregiata per la sua serbevolezza. In Umbria veniva anche chiamata Polsella o Cannella per la sua forma, che ricorda un piccolo cilindro o cannello. Secondo Mattioli alcune mele sbucciate e libere da i semi, insaporite con cannella e chiodi di garofano, possono essere sciroppate nel vino.

La mela Limoncella è tuttora diffusa un po’ in tutta la Campania. Grazie all’ottimo equilibrio nel rapporto fra acidi e zuccheri presenti nella polpa, il frutto si conserva molto bene e riduce di molto il tempo di condizionamento. Una particolarità della limoncella è che è utilizzata anche per produrre un ottimo sidro. Per le sue eccezionali caratteristiche organolettiche è considerata tra le più pregevoli cultivar meridionali di mele.

 

GAL MERIDAUNIA, IL PROGETTO DI RILANCIO DELLA MELA LIMONCELLA

Pubblicato da GAL MERIDAUNIA su Lunedì 2 marzo 2020

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